Stefano Polacchi, caporedattore Gambero Rosso.
“Ma chi può fare oggi attenzione all’ecologia? Lo faccio un pò io… Ma perchè non potrei vivere: per me è una questione naturale, di vita. La mia cucina è legata agli elementi del territorio. Ma lontano da qui, come fai a fare l’ecologia?”
Berardino Lombardo è un provocatore, prima di tutto verso se stesso. Ma è anche un bel cervello, coi piedi per terra e il pensiero fisso all’utopia: tanto che lui, la sua utopia, l’ha in parte realizzata, e punta anche ad estenderla. Lui aveva una trattoria pluripremiata, la Caveja di Pietravairano (nel Casertano) e allo stesso tempo aveva cominciato a realizzare un’azienda agricola dove produrre verdure, frutta, erbe naturali e allevare animali allo stato brado: maiali neri, capponi, polli… Alla fine ha lasciato la trattoria e si è ritirato a Conca della Campania: 30 ettari di paradiso dove prende tutto ciò che gli serve. Da lì alcuni dei “tesori” che produce – come quel vero e proprio monumento al maiale che è la stringata – prendendo la via dei grandi ristoranti gourmet, dove vengono trattati come veri e propri gioielli. E lui, nella sua postazione al centro della sala, cucina per i suoi ospiti: in totale naturalezza, con i suoi prodotti, come a casa… Cert, come modello non è molto esportabile. Però una qualche replicabilità ce l’ha.
Tanto che Berardino ha già nel cassetto (anzi, è già online in fase di progettazione avanzata) un Relais&Chateaux immerso nel bosco, tra giardini di frutta antica ed erbe spontanee: cicorie amare, cardi e cardelletti, porcacchia e bacche, amarene e prugne selvatiche, mele e melette, polli e capponi… Qui in mezzo una ventina di camere e una cucina-laboratorio interamente dedicata ai prodotti spontanei. Come realizzarla? Con una formula simile alla multiproprietà. una specie di club con una cinquantina di soci che diventerebbero proprietari e fruitori insieme della struttura.
“Ho già diversi contatti con professionisti italiani e stranieri. Prestissimo il progetto sarà visitabile virtualmente in rete, e già sono aperte le adesioni… Sono 20 ettari di terra, un pascolo incontaminato, dove vivere in sintonia con la natura, dove imparare a cercare a cucinarele erbe del bosco…” Insomma l’utopia realizzata, anzi clonata: l’azienda di Berardino e il suo doppio. un modo per tutelare il corpo con cibi sani, ma anche per difendere l’ambiente, per evitare che ettari e ettari di terreno vengano contaminati, bruciati, cementificati. Certo, lo stesso potrebbe anche essere realizzato in un angolo dell’Australia, o Inghilterra, o Giappone. Lui ci vive, quì. In molti vanno a mangiare da lui. Presto ci sarà anche il Relais… Una zona “depressa2 del Sud troverà vita nuova, e in molti, lì, avranno un a vita migliore, almeno per un pò.
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