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L’amore degli Italiani per il cibo è fuori discussione ed avevo sentito molti racconti, forse esagerati, delle quantità di portate servite in Campania ai banchetti di nozze, battesimi, o prime comunioni.
Perciò, invitati da amici ad accompagnarli come interpreti al matrimonio della loro nipotina italiana a S. Giorgio la Molara, ci aspettavamo un lauto pranzo. Però essendo S. Giorgio in una tranquilla zona agricola pensavamo ad un ricevimento ben più semplice e familiare dei luculliani banchetti di Napoli o Caserta.
Come ci sbagliavamo…
Si cominciò a mangiare ben prima della cerimonia, con il rinfresco di rustici, tramezzini, dolci, aperitivi alcoolici ed analcolici mentre la sposa si preparava. Partiti alle 11 per la chiesa alle 13 la nuova coppia era felicemente unita e si muoveva col suo rumoroso corteo verso il ristorante.
Il DJ Antonio introduceva gli sposi in sala sulle note roboanti della Marcia Nuziale di Wagner e con gli invitati (304!) prendemmo posto davanti al primo antipasto, Fantasia del Marinaio di pesce fritto e marinato. Poi il Preludio S. Giorgio, due portate di affettati e formaggi; quindi altro tuffo in mare con l’ Insalata di Nettuno di salmone e scampi. Già da un po’ i convitati reclamavano un bacio degli sposi battendo le posate sulle bottiglie semivuote.
Verso le 16, Antonio lanciava una serie di classici napoletani, accompagnati dalla sua super-amplificata fisarmonica, e ci traghettava nei primi piatti: Lasagnette della Casa, Cavatelli ai Porcini, Orecchiette Gamberi e Rucola , tutto da noi doverosamente consumato. Il resto del pranzo consisteva di due secondi piatti di mare e due secondi piatti di terra, ovviamente intervallati da un rinfrescante sorbetto di limone.
A conclusione (o colpo di grazia?) composizione di frutta, gelato, buffet di dolci sufficiente in varietà per un’armata, ed ovviamente la monumentale Torta Nuziale. L’assalto terminò ben oltre la mezzanotte.
Era stato comunque già verso l’ora del tè che avevamo compreso la portata degli avvenimenti e deciso di goderci la festa ed ignorare l’orologio. Osservai meglio i presenti, molti, come le famiglie degli sposi, agricoltori per generazioni. L’elegante abbigliamento provocava qualche scomodità, col passare delle ore, ma l’atmosfera allegra e socievole legava tutti, conosciuti o appena incontrati, ballando o sorseggiando insieme. Inoltre, totale assenza di nasi ritoccati o lifting.
Verso il tardi il DJ aumentava il ritmo ed il volume, la sposa si toglieva i tacchi sulla pista, e le danze continuavano…